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Centro Diagnostico: il primo passo | Lega Del Filo d'Oro
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Tutti i percorsi iniziano con un primo passo

Tutto inizia nel Centro Diagnostico a Osimo, che quest’anno compie 30 anni. È qui che i nostri ospiti come Letizia fanno il primo passo per uscire dall’isolamento. In questa struttura di eccellenza che oggi accoglie il doppio delle persone rispetto al passato, un’équipe interdisciplinare prepara per bambini e adulti un percorso individualizzato che li condurrà oltre il buio e il silenzio. Solo con il tuo aiuto possiamo sostenerli in questo importantissimo inizio.

In tre settimane per Letizia è cambiato tutto
Le capacità motorie
Le capacità motorie
I bambini fino ai 4 anni, come Letizia, vengono presi in carico con un programma di tre settimane chiamato Intervento Precoce. Questo perché prima si interviene, prima è possibile raggiungere le abilità di base lavorando sui residui sensoriali. Scopri i traguardi raggiunti da Letizia.

Letizia aveva un anno quando è arrivata Osimo. Ipovedente, sorda e isolata a causa della Sindrome di Charge, stava sempre solo sdraiata. Ha iniziato subito a lavorare con l’équipe interdisciplinare e in tre settimane ha imparato a gattonare, ad arrivare ai supporti e a stare seduta con appoggi. “Ho portato a casa una bimba diversa”, dice la mamma.

La comunicazione
La comunicazione
Letizia era isolata e rifiutava il contatto fisico. La sordocecità comporta sfide complesse per un bambino che deve ancora imparare a comunicare sentimenti e bisogni. Scopri cosa ha imparato grazie agli specialisti della Lega del Filo d’Oro.

Durante i ripetuti soggiorni a Osimo Letizia ha iniziato a comunicare: prima usando immagini attaccate a una lavagnetta e poi con i segni della LIS. “Che emozione vederla fare il gesto ‘ancora’ se un’attività le piace o ‘basta’ se vuole smettere”, dice la mamma. La comunicazione tra mamma e bambina si è aperta e il percorso riabilitativo può continuare. C’è ancora tanto da raggiungere, ma il primo passo è avvenuto.

Una relazione mamma-figlia
Una relazione mamma-figlia
Ogni volta che Letizia e la mamma raggiungono Osimo, sentono di “essere tornate a casa”. Qui la bambina ha imparato giorno dopo giorno a muoversi, a orientarsi, a comunicare, ma anche la mamma ha scoperto come esserle di supporto. Scopri come la famiglia viene coinvolta nel progetto riabilitativo.

Grazie alle sessioni svolte insieme, Alessandra ha imparato come far addormentare la sua bambina tenendola in braccio, dondolandola e canticchiando. La fisioterapista, invece, le ha insegnato come accompagnare Letizia mentre cammina, dandole un appoggio basso, in modo che la piccola faccia leva sulle proprie gambe. Così ogni traguardo è una conquista per tutti. “È iniziata una nuova vita, sta nascendo una relazione mamma-figlia”.

Dentro il Centro Diagnostico di Osimo
Conosci l’équipe
Conosci l’équipe
“Tutti mi hanno detto di contattare la Lega del Filo d’Oro perché lì avrei trovato il sostegno che cercavo. È stato così!”. A raccontarlo è la mamma di Letizia. Anche se è lei stessa medico, Alessandra non sapeva come aiutare la figlia, perché le competenze necessarie per gestire la sordocecità sono molteplici e specifiche.

Nel Centro Diagnostico, Letizia e la mamma hanno incontrato un’équipe di oltre 20 specialisti. Ogni ospite è seguito da figure come ortopedico, dentista, neurologo, fisiatra, psicologo, igienista dentale, musicoterapista, logopedista, fisioterapista. Durante il soggiorno, l’équipe osserva gli ospiti, redige la diagnosi funzionale e prepara il percorso di riabilitazione a partire dalle capacità specifiche di ciascun ospite.

Che cosa accade in una settimana
Che cosa accade in una settimana
“Ogni persona è unica e di conseguenza lo è anche il nostro andare a identificare i punti di forza di ciascuno” – dice Daniela Raimondi, psicologa del Centro Diagnostico. Dal lunedì, giorno di accoglienza per tutti, al sabato, momento dei saluti, gli ospiti sono seguiti dagli specialisti che preparano il giusto percorso. Scopri come si svolge la settimana di diagnosi.

Il lunedì ogni ospite con la sua famiglia incontra il Direttore del Centro, il Direttore Sanitario, l’assistente sociale e il neurologo-fisiatra-pediatra. Nei giorni successivi, seguono gli incontri con psicologa, oculista, igienista dentale, fisioterapista, otorino, logopedista, musicoterapista e ortopedico. Infine, il venerdì si svolge la visita con l’odontoiatra e il tecnico di orientamento e mobilità. Il sabato, la settimana si conclude con un colloquio con l’ospite e la famiglia. Per i più piccolini dell’Intervento Precoce, le attività durano 2 settimane in più.

Il coinvolgimento della famiglia
Il coinvolgimento della famiglia
“Tutti i soggiorni alla Lega del Filo d’Oro sono stati per entrambe una trasformazione”, racconta la mamma. I familiari partecipano direttamente alle attività interdisciplinari individuate dagli specialisti. In molti sperimentano per la prima volta una relazione con il proprio caro, prima impossibile per l’isolamento creato dalla sordocecità.

Nel nuovo Centro Nazionale le famiglie sono ospitate in appartamenti dedicati. Questi spazi sono indispensabili per accompagnare per il percorso di crescita accanto al loro caro. Oltre ad avere adeguato supporto psicologico, durante il soggiorno, i famigliari ricevono indicazioni molto concrete e pratiche per facilitare la conquista di abilità motorie, cognitive e relazionali, nonché materiali, informazioni e strumenti per proseguire la riabilitazione a casa.

La storia di Letizia
Letizia ha un anno quando arriva al Centro Diagnostico.
La storia di Letizia 1
Con i giusti stimoli raggiunge subito i primi traguardi motori e si apre al mondo.
La storia di Letizia 2
Ora Letizia ha imparato a masticare, il percorso verso l'autonomia prosegue.
La storia di Letizia 3
Letizia impara a comunicare: prima attraverso le immagini, poi coi segni LIS.
La storia di Letizia 4
Appena arrivata era infastidita dai contatti. Oggi Letizia esprime i suoi sentimenti.
La storia di Letizia 5
Insieme a te costruiamo un futuro di possibilità.
La storia di Letizia 6

Con l’ampliamento del Centro Diagnostico, ora possiamo accogliere ogni settimana il doppio delle persone: da 4 a 8. Il tuo aiuto in questo momento è doppiamente prezioso, perché ci consente di sostenere i costi e continuare a garantire percorsi adeguati e tempestivi come avvenuto per Letizia.

“Tutta la nostra speranza è riposta nella Lega del Filo d’Oro. Da nessun’altra parte ho trovato la stessa competenza e lo stesso amore”

Alessandra, mamma di Letizia