E' l'amore che ci lega
Ai bambini sordociechi più fortunati come Giulia resta un filo di speranza. È un filo quasi invisibile ma prezioso come l’oro. Sono piccoli residui sensoriali ai quali ci si aggrappa per uscire dall’isolamento. Grazie al lavoro quotidiano di educatori, psicologi, medici e terapisti, questo filo così sottile può diventare un contatto con il mondo e poi un progetto di vita.
![“È una bambina nata nel buio e nel silenzio”](https://legadelfilodoro-cdn.thron.com/delivery/public/image/legadelfilodoro/52e38047-6627-45d0-8a06-ed7daae35c2d/ccqigg/std/0x0/HM10_bambina_buio_silenzio.jpg)
![“A 8 anni ha detto per la prima volta mamma”](https://legadelfilodoro-cdn.thron.com/delivery/public/image/legadelfilodoro/dba01ae7-fc4d-49df-b22e-b69cbcad19e4/ccqigg/std/0x0/HM10_A_8_anni.jpg)
![“Guardiamo l’orizzonte e non il confine”](https://legadelfilodoro-cdn.thron.com/delivery/public/image/legadelfilodoro/c87c5fa7-1ddb-4d16-b889-6c17b0335c29/ccqigg/std/0x0/HM10_Guardiamo.jpg)
![Conoscere il mondo](https://legadelfilodoro-cdn.thron.com/delivery/public/image/legadelfilodoro/26fbde9a-45cc-41b9-964f-73da8701cb67/ccqigg/std/0x0/HM10_Conoscere.jpg)
Per ogni bambino o adulto sordocieco o pluriminorato psicosensoriale, la Lega del Filo d’Oro studia un programma di riabilitazione personalizzato. Come avvenuto per Giulia, ci si aggrappa ai residui sensoriali: piccoli, piccolissimi appigli per creare un contatto con il mondo. Si parte da lì, poi il percorso è diverso per ognuno.
![Comunicare con il mondo](https://legadelfilodoro-cdn.thron.com/delivery/public/image/legadelfilodoro/93f46276-92bc-4eeb-842f-d5c0e68649a1/ccqigg/std/0x0/HM10_Comunicare.jpg)
Insieme a un’équipe, ogni bambino o adulto impara gesti quotidiani che lo aiutano a essere indipendente, in base alle sue possibilità. Grazie al programma riabilitativo, Giulia ha ripreso a mangiare da sola cibi solidi e a 8 anni ha parlato per la prima volta da quando le avevano messo l’impianto, quando ormai nessuno si aspettava più che potesse farlo.
![Muoversi nel mondo](https://legadelfilodoro-cdn.thron.com/delivery/public/image/legadelfilodoro/3fabf795-ae9e-41ae-ad03-ccf8130f21ef/ccqigg/std/0x0/HM10_Muoversi.jpg)
Orientarsi in un ambiente, camminare da soli, sperimentare la posizione verticale sono conquiste importanti per chi vive nel buio e nel silenzio come Giulia. Anche il contatto fisico non è mai scontato: Giulia impara a esprimere un mondo di emozioni con risate, baci e carezze.
“Quando a 8 anni ha detto per la prima volta ‘mamma’ è stato un fuoco d’artificio, dopo anni di buio e silenzio.”
Monica, mamma di Giulia