Il Braille: scoprilo con noi E METTITI ALLA PROVA!
Ti è mai capitato di sentire al tatto dei piccoli puntini in rilievo sulle confezioni dei medicinali o dei biscotti? Si tratta del sistema Braille, sai cos’è? Riusciresti a riconoscere alcune lettere?
L’aula degli ausili: un luogo per uscire dall’isolamento.
Perché se per la maggior parte delle persone la tecnologia rende le cose più semplici, per le persone con disabilità gravi, la tecnologia rende le cose possibili, favorendo l’integrazione e l’inclusione, riducendo le disuguaglianze, promuovendo l’autodeterminazione e permettendo l’interazione con il mondo esterno.
Vuoi sapere cosa c’è dentro un’aula degli ausili?
Il Braille: leggere, scrivere, realizzare un sogno.
Era il 1825 quando il francese Louise Braille, cieco dall’età di tre anni, inventò un sistema di lettura e scrittura che avrebbe rivoluzionato per sempre la vita delle persone non vedenti: il Braille.
Si tratta di un sistema molto semplice basato su 6 puntini in rilievo, con cui è possibile rappresentare le lettere dell’alfabeto, la punteggiatura, i numeri, i simboli matematici e quelli musicali. Utilizzato in tutto il mondo, rimane, a più di due secoli dalla sua invenzione, l'unico mezzo per scrivere in modalità diretta e autonoma per un non vedente.
Grazie al Braille, molte persone hanno potuto e possono attualmente studiare ed inserirsi nel mondo del lavoro, com’è accaduto con Francesco.
Guarda il sogno che è riuscito a realizzare Francesco!
Curiosità: come fa una persona sordocieca a leggere i messaggi?
Ma le persone sordocieche possono usare il cellulare? Un po’ di tempo fa questa attività era impossibile da svolgere senza l’aiuto di un mediatore che potesse leggere i messaggi per loro conto.
Oggi invece, grazie ai progressi della tecnologia assistiva, molti traguardi sono stati raggiunti tanto da consentire alle persone sordocieche di comunicare tramite smartphone con i loro parenti e amici, in completa autonomia e con la giusta privacy.
Vuoi scoprire cosa utilizza Francesco? Scopri uno strumento molto importante
per chi non vede e non sente.
L’emozione di un sì
"Per quanto buio possa essere un tunnel,
se ci impegniamo, e qualcuno ci tende un filo,
tutti insieme ne possiamo uscire. Grazie!"
Francesco Mercurio,
Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche