Berkay, bambino con la sindrome di Charge, seguito dalla Lega del Filo d'Oro, si trova nell'aula del Centro Nazionale seduto a giocare
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I primi passi nonostante la Charge, fatti insieme alla "Lega" e alla Mamma

Adesso Berkay è una trottola che non si ferma un attimo, anche grazie al trattamento precoce.

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I primi passi nonostante la Charge, fatti insieme alla "Lega" e alla Mamma

I primi tempi che Berkay ha iniziato a camminare, mamma Shengyul gli comprava sempre le felpe e tenendolo per il cappuccio cercava di evitare le cadute. Quando sono arrivati a Osimo presso il Centro della Lega del Filo d’Oro ha imparato che doveva lasciarlo andare, fargli conquistare la sua autonomia.

Berkay è nato con la sindrome di Charge, una malattia genetica rara che può comportare diversi problemi fra cui difetti cardiaci, di udito e di vista. Le complicazioni respiratorie durante il parto hanno reso la sua vita difficile fin da subito, con ricoveri continui e operazioni, ma al tempo stesso tutto questo ha messo subito in chiaro che carattere tenace avesse questo piccolo guerriero.

 

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Adesso è una trottola che non si ferma un attimo, anche grazie al trattamento precoce. Durante il suo primo soggiorno presso la Lega del Filo d’Oro, lui e la mamma hanno imparato che si può essere sempre più autonomi, con la giusta fiducia in se stessi e le giuste distanze da percorrere.

Il piano educativo-riabilitativo impostato per Berkay è basato sul lavoro della componente motoria, sensoriale e cognitiva. Lui vede bene, ha un impianto cocleare monolaterale che gli permette di sentire ma ha difficoltà a parlare. Così le parole che non riesce a dire vengono man mano sostituite dalla Lis e usando foto e immagini di oggetti che usa tutti i giorni. Berkay ha imparato a mangiare da solo i cibi che adora, anche se qualche volta ama ancora farsi imboccare dalla mamma, guarda i cartoni e balla quando ci sono le sigle e a volte, dice la mamma, ridono così forte da farsi venire il mal di gola. Shengyul porta con sé un’altra esperienza preziosa dal Centro di Osimo: il contatto con gli altri genitori. Quando si arriva alla “Lega”, dopo tanto girare per Ospedali, le famiglie sono stanche, sfinite, disorientate.

Foto di Berkay, bambino con la sindrome di Charge, seguito dalla Lega del Filo d'Oro, con la sua mamma. Alle loro spalle è presente un albero di Natale.
Mamma di Berkay

La Lega del Filo d'Oro ha salvato la sua vita, quella della nostra famiglia, restituendomi la speranza che avevo perso.

Qui ci si occupa di grandi e piccoli: uno degli obiettivi della Lega del Filo d’Oro è proprio sostenere i genitori, per farli sentire più capaci di prendersi cura del proprio figlio mettendo al centro le potenzialità invece dei limiti. Serve tanto coraggio: lo stesso che Berkay dimostra ogni giorno e che mette in ogni sorriso. Voi potete continuare restare accanto a questo piccolo leoncino e alla sua famiglia continuando a donare!

Berkay, bambino seguito dalla Lega del Filo d'Oro con sindrome Charge, ripreso mentre gioca in giardino su tappetoni colorati all'Assemblea delle Famiglie ad Assisi

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