Torna indietro
Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
Chi aiutiamo
Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
Dove aiutiamo
Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
Parla con noi
Possiamo esserti d’aiuto? Compila il form e invialo!
Edoardo+con+educatrice+x+lp+adotta
Donazioni Regolari
Scegli di adottare un Mondo di Sì per chi non vede e non sente. Con una donazione regolare puoi aiutare Edoardo e tanti bambini come lui.
Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
Come sostenerci
I modi per sostenerci sono tanti: ogni tua azione è preziosa e ci permette di fare la differenza.
Header-D-1920x1000-Copertina-si
60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
Progetti in cantiere
Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
16
giugno
2024

"Organizzare la speranza, ricercando insieme possibilità:" ad Assisi l'11ª Assemblea Nazionale delle Famiglie della Lega del Filo d'Oro

Quasi 100 famiglie da tutta Italia per l’11ª Assemblea Nazionale delle famiglie della Lega del Filo d’Oro, che si è tenuta dal 14 al 16 giugno presso l’Hotel Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli – Assisi (PG). L’iniziativa rappresenta un importante momento volto a raccogliere le esperienze e le esigenze specifiche dei familiari di chi non vede e non sente, gettare i semi per far nascere progetti concreti e individuare le migliori strategie in grado di rispondere ai bisogni di tante famiglie.

“Organizzare la speranza, ricercando insieme possibilità”: è questo il titolo dell’11ª Assemblea Nazionale delle Famiglie promossa dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS, che si è tenuta dal 14 al 16 giugno presso l’Hotel Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli - Assisi (PG). Un’importante occasione di incontro e di confronto, per un totale di quasi 400 partecipanti, includendo oltre alle famiglie, personale, volontari e utenti provenienti dalle diverse regioni in cui è presente la Fondazione con i propri Centri e Sedi Territoriali.

Il desiderio di ogni famiglia di organizzare al meglio i propri progetti di vita e quelli dei figli alimenta la capacità creativa di attivare connessioni con professionisti ed organizzazioni, ma soprattutto con altre famiglie da cui possono nascere relazioni intense che generano crescita e cambiamento reciproco: in questo senso, l’Assemblea Nazionale delle Famiglie rappresenta un prezioso appuntamento che ha l’obiettivo di raccogliere le esperienze e le esigenze dei familiari di chi non vede e non sente, così da gettare i semi per far nascere progetti concreti e individuare le migliori strategie in grando di rispondere ai bisogni di chi vive quotidianamente la sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale di un figlio o di un congiunto.

 

IL PROGRAMMA DELL’INIZIATIVA

Tante le tematiche affrontate durante l’11ª Assemblea Nazionale delle Famiglie, a partire dall’incontro che ha aperto la tre giorni a cura dell’Avv. Laura Andrao, esperta nazionale di diritto delle disabilità, che nel pomeriggio di venerdì 14 giugno ha tenuto un seminario sul tema “Progetto individualizzato e scelta del luogo di cura”. Durante l’incontro vi è stato un approfondimento sulla legge n. 328/2000, in particolar modo sull’articolo 14, che sancisce il diritto della persona con disabilità ad avere una progettazione individuale, un grande alleato del diritto alla scelta del luogo di cura.

Nella mattinata di sabato 15 giugno, dopo l’apertura dei lavori a cura del Presidente Rossano Bartoli, vi sono stati l’intervento del Mental Coach Luciano Sabbatini (“Allenarsi a piccoli ma grandi successi”), di Lorenzo Pergolini, Psicologo - Case Manager Centro Diagnostico (Sviluppo della relazione genitore – figlio: separarsi per riunirsi), Chiara Filippini, Tecnico delle Tecnologie Assistive (“Tecnologia assistiva a supporto dell’inclusione”). Nel pomeriggio, il Direttore Generale Roberto Costantini ha aperto la seconda fase dei lavori, a cui è seguito l’intervento dell’Assistente Sociale di Molfetta Ivana Lovino (“Fare rete per creare relazioni intense e persistenti”). Domenica 16 giugno, dopo l’apertura dei lavori a cura del Direttore Tecnico Scientifico Tiziano Gomiero, è intevenuta Patrizia Ceccarani del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico (“Costruire alleanze e trasmettere competenze”). In chiusura le relazioni finali di Daniele Orlandini, Presidente del Comitato dei familiari, e di Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle persone sordocieche. A chiudere i lavori il Presidente Bartoli. Nel corso delle giornate si sono alternate agli interventi le testimonianze di numerose famiglie di utenti seguiti dalla Fondazione, che hanno raccontato le loro esperienze di mamme, papà, fratelli e sorelle di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

In parallelo ai lavori dell’Assemblea, all’interno della struttura ospitante sono state organizzate attività ludico-ricreative per i ragazzi con disabilità e i loro fratelli e sorelle, per permettere loro di trascorrere momenti di intrattenimento e favorire una maggiore inclusione.