Cos'è l'ISEE e a che cosa serve
Cos'è l'ISEE e a che cosa serve
L’ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente – è uno strumento sempre più importante per accedere a numerosi servizi e agevolazioni. Si tratta di un parametro che fotografa la situazione economica complessiva di una persona o del suo nucleo familiare, tenendo conto non solo del reddito, ma anche del patrimonio e della composizione della famiglia.
Presentare correttamente l’ISEE è utile in molte circostanze della vita quotidiana: dalla richiesta di bonus fiscali al calcolo delle tasse universitarie, dall’accesso a sussidi e servizi sociali fino alla partecipazione a bandi o graduatorie pubbliche.
Ecco allora una guida semplice e pratica per capire cos’è l’ISEE, a cosa serve e come si richiede, con tutte le informazioni utili per orientarsi e presentarlo nel modo corretto, ricordandoti che, in caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un CAF, a un commercialista o consultare direttamente il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Che cos’è l’ISEE?
L’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è uno strumento che permette di valutare la situazione economica complessiva di una persona o di un intero nucleo familiare. Non si limita a considerare il reddito, ma tiene conto anche del patrimonio e della composizione della famiglia, offrendo così un quadro più preciso della reale capacità economica.
Questo indicatore è fondamentale per accedere a bonus, servizi, prestazioni e sussidi pensati per chi si trova in situazioni di fragilità o difficoltà.
L’ISEE è, quindi, uno strumento di equità: consente di calibrare l’aiuto pubblico in base ai reali bisogni delle persone.
Cos’è l’ISEE precompilato?
L’ISEE precompilato è, invece, una versione semplificata della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), il documento necessario per ottenere l’indicatore economico. Si tratta di una modalità introdotta per rendere il processo più semplice e veloce: parte dei dati viene infatti già compilata automaticamente grazie alle informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate, dell’INPS e di altre banche dati ufficiali.
Questo significa meno margine di errore e meno incombenze per chi presenta la domanda. La versione precompilata dell’ISEE rappresenta un passo avanti importante per molte famiglie, perché riduce il carico burocratico e semplifica l’accesso alle agevolazioni.
A cosa serve l’ISEE?
L’ISEE è utilizzato per determinare l’accesso a numerose prestazioni sociali e agevolazioni economiche. Permette di valutare chi ha diritto a bonus economici, sconti su servizi pubblici, sussidi e tariffe agevolate.
Viene richiesto, ad esempio, per ottenere l’assegno unico per i figli, per accedere a borse di studio, per ridurre le tasse universitarie o per richiedere agevolazioni su luce, gas e altri servizi.
In molti casi, rappresenta il primo passo per accedere a un aiuto concreto da parte dello Stato, che grazie a questo indicatore può calibrare meglio le risorse disponibili e offrire risposte più adeguate a chi vive condizioni di maggiore fragilità.
Chi ha diritto a fare l’ISEE
L’ISEE può essere richiesto da chiunque voglia accedere a prestazioni sociali agevolate e si trovi in una situazione in cui reddito, patrimonio o composizione familiare incidono sull’accesso ai servizi. Non esistono limiti di età per la richiesta: può farlo una persona singola, un genitore, un tutore, o chiunque faccia parte di un nucleo familiare che ha bisogno di attestare la propria condizione economica.
Presentare l’ISEE è un diritto, e anche un’opportunità per rendere visibili le proprie necessità e accedere così ad aiuti concreti.
Come si calcola l’ISEE
Il calcolo dell’ISEE si basa su tre elementi principali:
- il reddito del nucleo familiare;
- il patrimonio (immobiliare e mobiliare);
- la composizione della famiglia.
Per ottenere questo indicatore è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che raccoglie tutte le informazioni economiche e anagrafiche rilevanti.
L’INPS, incrociando i dati dichiarati con quelli in suo possesso, restituisce poi un valore numerico che rappresenta la situazione economica equivalente. Un indicatore che permette di valutare, in maniera oggettiva, chi ha più bisogno di un sostegno.
Come fare la richiesta per l’ISEE
Richiedere l’ISEE è un procedimento gratuito e relativamente semplice, ma richiede attenzione. Il primo passo è compilare la DSU, che può essere presentata direttamente online sul sito dell’INPS (per chi ha SPID, CIE o CNS), oppure rivolgendosi a un CAF o patronato, che possono assistere gratuitamente in ogni fase.
Molte persone scelgono il CAF proprio per evitare errori e ricevere supporto nella raccolta dei documenti. Una volta presentata la DSU, l’INPS rilascia l’attestazione ISEE entro pochi giorni.
Quali documenti sono necessari per fare la richiesta ISEE
Per compilare correttamente la DSU e ottenere l’ISEE servono alcuni documenti fondamentali. Tra questi:
- Codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare.
- Documentazione relativa ai redditi (CU, Modello 730 o Redditi).
- Saldo e giacenza media dei conti correnti bancari e postali.
- Dati patrimoniali (come immobili posseduti, anche all’estero).
- Eventuali certificazioni di invalidità o disabilità, se presenti.
- Contratto d’affitto e ricevute, se si è in locazione.
Fornire questi dati in modo corretto è essenziale per ottenere un ISEE veritiero e per evitare ritardi nella valutazione.
Quando è obbligatorio presentare l’ISEE
Presentare l’ISEE non è obbligatorio in senso assoluto, ma diventa indispensabile quando si vogliono richiedere determinate agevolazioni o servizi. Tra i casi più comuni ci sono:
- Richiesta di borse di studio o riduzione delle tasse scolastiche e universitarie.
- Accesso al bonus sociale su luce, gas e acqua.
- Domanda per l’assegno unico universale.
- Richiesta di agevolazioni per mense scolastiche, trasporti pubblici o servizi comunali.
- Sostegno all’affitto o contributi per famiglie in difficoltà.
In tutti questi casi, l’ISEE consente di calibrare l’intervento pubblico sulla base della reale situazione economica di chi lo richiede.
L’ISEE, il 730 e il 5x1000
L'ISEE non va confuso con la dichiarazione dei redditi: è uno strumento che serve, infatti, per valutare la situazione economica complessiva della famiglia, includendo redditi, patrimoni immobiliari e mobiliari, ed è utilizzato per accedere a bonus e agevolazioni (es. asili nido, università, reddito di cittadinanza, prestazioni sociali agevolate) mente la dichiarazione dei redditi, il 730, fotografa il flusso di redditi imponibili nell’anno di riferimento al fine di calcolare le imposte dovute.
Ed è proprio compilando il 730, che si può compiere anche un gesto solidale: scegliere di destinare il proprio 5x1000 alla Lega del Filo d’Oro. Un’opportunità importante, che non comporta alcun costo aggiuntivo ma può fare molto per sostenere persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale. Si tratta di un gesto davvero semplice: basta inserire la tua firma e il codice fiscale della Lega del Filo d'Oro 80003150424 nel riquadro destinato al sostegno degli Enti del Terzo Settore. In questo modo è possibile contribuire a garantire diritti, servizi e percorsi personalizzati per tante persone che ogni giorno affrontano grandi sfide, come quella di andare oltre il buio e il silenzio.