Professionalmente parlando, è cresciuta con la Lega del Filo d’Oro. Maria Bucci (in foto con Francesco Ardizzino, ex presidente del Comitato dellePersone Sordocieche) è interprete Lis e LisT: «Vent’anni fa, quando ho iniziato a collaborare con la “Lega”, c’era poca consapevolezza. Mi ero appena diplomata come “operatore tecnico mimico gestuale” e alla Lega del Filo d’Oro abbiamo iniziato a sperimentare la LisT, “trasformando” la lingua dei segni in lingua dei segni tattile», ricorda Bucci. «Sono state le persone sordocieche a guidarci. Per loro era naturale il passaggio a una forma tattile, hanno fatto di necessità virtù. In quegli anni pionieristici sono stati loro i miei formatori». Dopo la fase pioneristica è arrivata la richiesta di studio e ricerca da parte del Comitato delle Persone Sordocieche. D’altronde la Lis è una lingua, con la sua grammatica e la sua sintassi e così come «se vuoi imparare bene l’inglese, accanto alla teoria ti serve fare pratica, così per imparare a comunicare in Lis e in LisT è indispensabile frequentare la comunità segnante», spiega.
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Maria alla “Lega” si occupa anche della formazione del personale: «È un percorso che l’Associazione offre ai propri dipendenti, da anni. La richiesta di formazione è sempre molto forte e per la Lega del Filo d’Oro questa è una priorità», spiega. «La parte del mio lavoro che mi piace di più è decisamente l’interpretazione in Lis Tattile dove ogni atto, anche quello di informazioni semplici può essere una sfida al buio e al silenzio. Perché ogni volta che riesci a far passare la comunicazione, è una vittoria». Un motivo di gioia per lei «è vedere i sordociechi tra di loro mentre si raccontano qualcosa, ridono, scherzano… Per me che li guardo è una continua sorpresa».