Donazione immobiliare a un Ente del Terzo Settore: che cos’è e come funziona

Donazione immobiliare a un Ente del Terzo Settore: che cos’è e come funziona

Hai mai pensato che un immobile che non utilizzi possa trasformarsi in un gesto di solidarietà di grande valore? Ebbene sì: donare una casa, un appartamento o un terreno a un’organizzazione non profit è un modo concreto per dare nuova vita a un bene che altrimenti resterebbe inattivo, lasciando un segno duraturo nel tempo.
Sono già tante le persone che scelgono questa via per sostenere progetti sociali e offrire un aiuto reale a chi ne ha più bisogno. Prima di compiere una scelta così significativa, è essenziale informarsi con cura e comprendere bene come funziona il processo di donazione di un immobile. È altrettanto importante valutare con attenzione l’organizzazione a cui si intende destinare il bene: conoscere la sua missione, la trasparenza nella gestione e l’utilizzo concreto delle donazioni ti aiuterà ad avere la certezza che il tuo gesto sarà trasformato in un aiuto reale e duraturo, in linea con i tuoi valori.

Donazione immobiliare: che cos’è?

La donazione di un immobile è un atto giuridico con cui si trasferisce volontariamente e a titolo gratuito la proprietà di un bene (ad esempio una casa, un appartamento o un terreno) a un altro soggetto.
Quando questa cessione è destinata a un'organizzazione non profit, acquista un valore ancora più importante: si sostiene una causa di interesse sociale e si contribuisce direttamente alla realizzazione di iniziative benefiche.
Per essere valida, la donazione immobiliare deve avvenire attraverso un atto notarile e la presenza di due testimoni. Questo passaggio formale è fondamentale per certificare in modo chiaro e trasparente la volontà del donante e tutelare tutte le parti coinvolte.

Donazione immobiliare in vita o nel testamento: cosa cambia?

Un immobile può essere donato a un Ente del Terzo Settore sia in vita sia attraverso il testamento (in quest’ultimo caso si parla di legato testamentario). La differenza sta soprattutto nelle tempistiche e nelle modalità:

  • Donazione in vita: il trasferimento di proprietà avviene mentre il donante è in vita, tramite atto notarile. Ciò consente di definire con chiarezza i termini della donazione e vedere subito l’impatto concreto del gesto solidale. 

  • Legato testamentario: la donazione si concretizza alla morte del donante, in base alle disposizioni del testamento. In questo caso, i beni entreranno a far parte del patrimonio dell’ente solo in un secondo momento.

A livello fiscale e gestionale, vale la pena valutare attentamente la propria situazione per scegliere la strada più vantaggiosa. Se vuoi saperne di più, ne abbiamo parlato qui:

Perché fare una donazione immobiliare a un'organizzazione non profit

Donare un immobile a un’organizzazione non profit significa compiere un gesto dal profondo valore umano, trasformando ciò che non stai utilizzando o non utilizzerai in futuro in un vero e proprio luogo dedicato a progetti importanti. Ad esempio il bene donato potrebbe diventare una casa in cui accogliere una famiglia oppure ospitare attività sanitarie e riabilitative dedicate a persone con disabilità plurime, garantendo spazio, cure e assistenza specialistiche. O, ancora, potrebbe essere sede di percorsi educativi personalizzati per bambini e giovani: qualunque sia il caso, quella della donazione di immobili è una forma di solidarietà che non si esaurisce in un singolo momento, ma continua a generare benefici concreti nel tempo. Questo gesto, infatti, diventa la base su cui costruire iniziative di grande impatto sociale, migliorando la qualità della vita di chi ne ha davvero bisogno.

Come fare una donazione di un immobile a un Ente del Terzo Settore

La donazione immobiliare a un Ente del Terzo Settore richiede alcuni passaggi chiave per garantire la validità dell’operazione e la piena soddisfazione di entrambe le parti. Ecco un elenco sintetico delle fasi principali:

  • Contattare l’ente benefico per verificare la possibilità di accettazione dell’immobile, valutando eventuali esigenze o vincoli di destinazione d’uso.

  • Valutare con attenzione la situazione dell’immobile, verificando – insieme all’Ente – che non siano presenti ipoteche, vincoli o contenziosi in corso. Queste verifiche preliminari fanno parte del processo condiviso che porterà, se ci sono le condizioni, alla definizione dell’atto di donazione in modo trasparente e conforme alla normativa vigente.

  • Definire con l’ente le modalità di utilizzo e gli obiettivi che desidera sostenere.

  • Recarsi dal notaio insieme a due testimoni per stipulare l’atto formale di donazione.

  • Far registrare l’atto di donazione e farlo trascrivere nei pubblici registri immobiliari per avere piena efficacia legale.

I vantaggi fiscali delle donazioni immobiliari a un’organizzazione non profit

Le donazioni di immobili a favore di un’organizzazione non profit possono anche offrire alcuni vantaggi fiscali, benché la normativa possa variare nel tempo e in base alla giurisdizione. 

Generalmente, le organizzazioni non profit godono di esenzioni o riduzioni di imposte di successione e donazione, rendendo l’atto di generosità più conveniente rispetto a una donazione tra privati. È tuttavia consigliabile confrontarsi con un o una professionista (notai, commercialisti o consulenti fiscali) per comprendere appieno l’agevolazione applicabile al singolo caso.

Cosa sapere prima di fare una donazione di un immobile a un Ente del Terzo Settore

Prima di procedere con la donazione di un immobile  a un Ente del Terzo Settore, è importante avere chiari alcuni ulteriori aspetti:

  • La donazione è un atto definitivo e tendenzialmente irrevocabile.

  • È necessario verificare che l’immobile non sia gravato da ipoteche, vincoli o controversie legali in corso.

  • In caso di testamento e in presenza di eredi legittimari (come figli e coniuge), la donazione potrebbe essere impugnata se lede la quota di legittima spettante per legge.

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