25
novembre
2024

Un'esperienza sensoriale per la Giornata del Volontariato

Durante la giornata del Volontariato, i volontari hanno visitato un museo della loro Regione, per un'esperienza sensoriale nel buio, avendo gli occhi coperti da una mascherina nera. Un’esperienza forte che ha permesso realmente di mettersi nei panni di una persona sordocieca e di avvertire appieno le difficoltà che incontra ogni giorno ma al tempo stesso un’occasione che ha consentito ai volontari di capire quanto sia importante il loro operato: sono loro gli occhi, le orecchie e le mani che permettono a chi non vede e non sente di vivere nuove esperienze in un clima di serenità e amicizia.

I volontari della Lega del Filo d’Oro sono una risorsa fondamentale per le numerose attività rivolte agli utenti

Ogni anno la Fondazione investe risorse per formare e valorizzare le persone che decidono di dedicare il loro tempo a chi non vede e non sente

In occasione della Giornata del Volontariato del 5 dicembre la Lega del Filo d’Oro ha organizzato un’attività rivolta a tutti i suoi volontari attivi dal titolo “Ricchezze da scoprire: un’avventura al buio”.

L’obiettivo è stato quello di permettere ai partecipanti di capire fino in fondo cosa significa vivere quotidianamente in una condizione di disabilità sensoriale, per questo è stata proposta loro un’esperienza al buio cioè privati, con apposite cuffie e mascherine, della possibilità di sentire e di vedere.

Guidati dai nostri tecnici di orientamento e mobilità i 250 volontari che hanno aderito, divisi in gruppi per ogni Centro e Sede di appartenenza, hanno effettuato la visita al buio di un museo, di un’area archeologica o di un particolare luogo a cui è seguito un momento conviviale trascorso senza la possibilità di utilizzare la vista e l’udito.

Un’esperienza forte che ha permesso realmente di mettersi nei panni di una persona sordocieca e di avvertire appieno le difficoltà che incontra ogni giorno ma al tempo stesso un’occasione che ha consentito ai volontari di capire quanto sia importante il loro operato: sono loro gli occhi, le orecchie e le mani che permettono a chi non vede e non sente di vivere nuove esperienze in un clima di serenità e amicizia.