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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
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Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
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Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
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Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
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Francesco lavora il midollino nel laboratorio di riabilitazione per costruire dei cestini
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Biagio Luigi, bambino ospite del Centro di Osimo, si appoggia a una grande palla rossa. Alle sue spalle c'è la sua educatrice che indossa mascherina ffp2 e camice monouso anti covid
Le nostre storie

Dalla Sicilia a Osimo e ritorno

Quando Biagio Luigi è arrivato al nuovo Centro Nazionale, in lui si è accesa una luce e piano piano è cambiato tutto.

L'incontro con la "Lega"

Biagio Luigi riporta danni cerebrali dalla nascita, che gli causano un ritardo psicomotorio e problemi alla vista e all’udito. Fino ai 4 anni il piccolo non comunica e rifiuta i contatti fisici.
La sua famiglia fa di tutto per aiutarlo, come partire dalla Sicilia e arrivare a Osimo.

Grazie all’incontro con la Lega del Filo d’Oro e alla diagnosi iniziale, viene sviluppato il suo piano educativo-riabilitativo personalizzato. Durante la permanenza a Osimo, Biagio Luigi inizia a essere meno isolato e a rispondere agli stimoli esterni.
Segue poi i primi anni delle scuole elementari all’interno del nuovo Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro e i suoi genitori fanno la spola tra le Marche e la Sicilia per venire a trovarlo.

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Francesco, papà di Luigi

Non ci immaginavamo che andasse così bene il ritorno a casa: sta andando tutto molto meglio del previsto. Lui ora è aperto e tranquillo

Il ritorno a casa

Da qualche mese è tornato a casa, dove prosegue il percorso tracciato a Osimo, anche con il sostegno del Servizio Territoriale della sua regione. Il ritorno a casa è stato programmato con largo anticipo e organizzato nei minimi dettagli: i genitori, la maestra e l’insegnante di sostegno di Biagio Luigi ricevono periodicamente la visita degli operatori della Lega delFilo d’Oro del Servizio Territoriale di Termini Imerese. Fanno il punto della situazione sulle settimane trascorse e valutano eventuali modifiche o implementazioni per le successive, in un confronto costante che rassicura tutti.

Oggi Biagio Luigi sta frequentando la quarta elementare. A scuola hanno attrezzato una postazione simile a quella che utilizzava al Centro Nazionale, e anche a casa ha una stanza uguale a quella della Lega del Filo d’Oro, dove può svolgere le attività che ha appreso a Osimo per stimolare i suoi sensi residui. Attività che vengono costantemente rinnovate per mantenere sempre alta la sua attenzione.
I progressi di Biagio Luigi dal punto di vista motorio sono davvero tantissimi. Il piccolo non si ferma un attimo!

Gioca a palla con la sorella Marta, va in monopattino, sul tapis roulant e inpalestra per svolgere tutte le attivitàdi fisioterapia apprese al CentroNazionale.

Raccogliere le olive con i compagni di scuola, giocare nell’acqua, partecipare a manifestazioni sportive con gli amici, nuotare in piscina: queste sono solo alcune delle attività previste dagli operatori territoriali per Biagio Luigi.
Ed è così contento di praticarle, che ci va sempre di corsa!

 

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Le tappe future

Biagio Luigi è pronto per una nuova importante tappa del suo viaggio: in futuro è previsto un nuovo trattamento intensivo al Centro Nazionale a Osimo, della durata di tre settimane, per prepararlo all’importante passaggio dalle scuole elementari alle medie. Fino a pochi anni fa nessuno avrebbe mai pensato che la vita di Biagio Luigi potesse cambiare in un modo così straordinario.
Tante altre esperienze lo attendono nel suo percorso verso la maggiore autonomia possibile!