Dare una visione del futuro, una progettualità, seminare speranza: è questo il lavoro delicatissimo e prezioso degli psicologi che collaborano con la Lega del Filo d’Oro.
Nicoletta Marconi è da oltre trent’anni il punto di riferimento degli utenti adulti del Centro di Osimo e si trova ad affrontare la depressione, la difficoltà di accettare la propria condizione e il distacco dalle figure familiari da parte degli utenti con sordocecità e pluriminorazione. Ci sono vulnerabilità nella sfida di affrontare la vita di tutti i giorni e serve un sostegno concreto e una grande sensibilità.
Quando si lavora con loro è fondamentale saper valutare tutte le capacità residue, aiutando a sfruttarle al meglio, combattendo contro la frustrazione e fissando obiettivi realistici e raggiungibili. Lo psicologo deve anche trovare un equilibrio dentro se stesso, perché cuore e mente devono lavorare di pari passo, anche se di fronte a certe storie e certe situazioni il primo rischia di prendere il sopravvento.
Per far sì che l’intervento sia a tutto tondo, è importante far capire alla famiglia e a tutto il mondo che ruota intorno alla persona con disabilità, che questa non è più solo l’oggetto di una serie di interventi, ma la protagonista che collabora e sceglie il suo percorso di vita, alla ricerca della massima realizzazione possibile. Lo psicologo deve aiutarla a pensarsi in maniera diversa, con una dimensione più completa, in grado di scegliere da sola i propri obiettivi.
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Il lavoro si fa in team, con un confronto costante con gli altri professionisti: un impegno che cambia da persona a persona, mai uguale a se stesso, tutto volto a dare un futuro a chi temeva di restare chiuso tra le barriere del buio e del silenzio.