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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
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Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
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Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
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Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Edoardo+con+educatrice+x+lp+adotta
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Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
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60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
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Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
31
gennaio
2023

Al via la nuova campagna "Un mondo di Sì" per donare un futuro di speranza a chi non vede e non sente

Attraverso la storia di Edoardo, Francesco, Simone, vogliamo ricordare a tutti che sostenere la Lega del Filo d’Oro significa porre fine ai tanti “no” ricevuti dalle famiglie di fronte a diagnosi che spaventano, per aprirsi finalmente ad “Un mondo di sì”.

“Non può, non riesce”, è la frase ricorrente che molti genitori si sentono dire prima di arrivare alla Lega del Filo d’Oro. Proprio come è successo alla famiglia di Edoardo, un bambino di 7 anni affetto da una sindrome rarissima, oggi nuovo volto dello spot a supporto di “Un mondo di Sì”, la campagna per diventare donatori regolari dell’Ente e garantire un futuro pieno di speranza a tanti bambini, giovani e adulti sordociechi e con gravi disabilità.

Edoardo è nato prematuro e da subito non cerca i genitori con lo sguardo. Poi a quattro mesi arriva la prima crisi epilettica, a cui seguono tanti mesi in ospedale e infine una diagnosi difficile: è affetto dalla mutazione del gene SCN8A, una sindrome rarissima, scoperta da poco, che causa sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale. Non vede, non parla, non cammina e ha bisogno di assistenza 24 ore su 24. Dopo lo smarrimento iniziale arriva l'incontro con la Lega del Filo d'Oro e da quel momento, per lui e la sua famiglia, inizia un mondo di possibilità.

La sua storia è un esempio forte dei traguardi quotidiani che questi bambini possono raggiungere, quando c’è qualcuno che crede in loro: “Perché anche di fronte a gravi disabilità ci sono sempre delle potenzialità residue da sviluppare, per trovarle bastano competenze specifiche e tanto impegno: proprio quello che fanno alla Lega del Filo d’Oro”, raccontano mamma Caterina e papà Giovanni nello spot della campagna #unmondodisì. Grazie all’aiuto dell’équipe interdisciplinare della Fondazione, Edoardo si è infatti trasformato: ha iniziato a sorreggere il capo, a giocare e soprattutto a sorridere. “Le crisi epilettiche di cui soffre, purtroppo, arrivano ancora – spiega la mamma - ma adesso abbiamo una speranza, perché alla “Lega” ci hanno dato la forza di credere nel futuro di Edoardo”.

I donatori regolari sostengono il lavoro quotidiano della Lega del Filo d’Oro per trasformare i “no” in tanti sì, il “non può fare” in “lo può fare”, perché per ogni persona sordocieca e pluriminorata psicosensoriale ci sarà sempre una possibilità.

Lo dice la storia di Leonardo, che oggi ha sette anni e mezzo, ha iniziato la scuola primaria, ha tolto il pannolino e ha imparato a comunicare con la Lingua dei segni italiana: vive la sua vita buttandocisi in pieno, senza paure.

Lo raccontano le storie di Edoardo, Francesco e Simone, i volti del nuovo spot, che impareremo a conoscere. Hanno età diverse, perché la Lega del Filo d’Oro prende per mano i bambini e sta loro accanto nelle varie fasi della vita, andando là dove vivono. Tante storie, tutte vere.