Che succede in una famiglia quando nasce un figlio con una disabilità severa e inaspettata? Accade che tutto cambia, per sempre. Per la Lega del Filo d’Oro la famiglia è al centro del progetto di vita dell’utente che viene preso in carico. Fin dagli albori della sua fondazione, si è sempre cercato di coinvolgere le famiglie nella cura e nel sostegno delle persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale, e al tempo stesso di averne e di sostenere situazioni fragili e complesse.
Ne parla Arianna Archibugi, nella sua lunghissima esperienza di psicologa clinica, che osserva come avere a che fare con disabilità così gravi non è facile e anche il più forte dei genitori ha bisogno di un sostegno.
Per questo motivo la “Lega” ha messo a punto un’attività di parent training, fa formazione ma soprattutto sostiene i rapporti tra le diverse famiglie, in modo che chi è appena arrivato possa ascoltare dalla viva voce degli altri genitori che alla fine è possibile farcela. Con gli altri si condividono ansie, paure e frustrazioni, perché ci sono situazioni in cui sembra impossibile creare un ponte di comunicazione con il proprio figlio.
Eppure alla Lega si lavora moltissimo su questo, perché far uscire dall’isolamento chi non vede e non sente e metterlo in relazione con la propria famiglia significa fare un dono prezioso a tutti, utenti e familiari. Nulla è semplice, ma poi ci sono storie che lasciano senza fiato: come una parola attesa per 37 anni, che quando arriva, per una mamma, può rappresentare il momento più alto e toccante di un’esistenza tutta dedicata a quel figlio.
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