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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
Chi aiutiamo
Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
Dove aiutiamo
Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre nove sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Edoardo+con+educatrice+x+lp+adotta
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Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
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Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
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Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
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Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
Francesco lavora il midollino nel laboratorio di riabilitazione per costruire dei cestini
Essere sordociechi
Con gli strumenti giusti puoi diventare protagonista della tua vita.
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Le nostre storie

Francesca è Referente della Sede Territoriale di Napoli

Dopo aver visto la Sede di Osimo è rimasta incantata

Sono quasi vent’anni che Francesca Dati lavora alla Sede Territoriale di Napoli: è arrivata nel 2002 come assistente sociale e oggi è la referente della Sede, oltre che punto di riferimento per i volontari. Il suo approdo alla Lega del Filo d’Oro è segnato dall’aver deciso «di rimettermi in gioco a trent’anni suonati, rispolverando il mio vecchio titolo di assistente sociale».

Una svolta personale che è nata da un incontro: «All’epoca seguivo una ragazza, Angelica, come psicomotricista», racconta Dati. «La accompagnai a Osimo per un paio di giorni. Conoscevo già la “Lega”, ma lì rimasi incantata: non sembrava una struttura per sordociechi ma era un luogo bello, colorato, con una forte attenzione alla qualità della vita delle persone. Mi piacque molto anche il metodo riabilitativo. Quando seppi che a Napoli cercavano un’assistente sociale decisi di rimettermi in gioco professionalmente, perché volevo assolutamente far parte di questa realtà unica che mi aveva tanto affascinato».

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Con il tuo aiuto, possiamo fare ancora molto per tante persone con sordocecità.

Grazie a te potranno andare oltre il buio e il silenzio.

Attraverso donazioni ricorrenti, riusciamo a garantire servizi, assistenza e aiuti a un numero sempre maggiore di persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale e alle loro famiglie.

A Napoli la Lega del Filo d’Oro aveva aperto la Sede Territoriale nel 1996: «Al momento seguiamo 170 famiglie, siamo in sei colleghi e tra noi ci supportiamo tantissimo a vicenda, favorendo così una modalità di lavoro molto bella. Possiamo contare su 36 volontari, più due giovani in servizio civile» spiega.

Proprio i volontari, dice, «sono il nostro cuore pulsante, anche se in questo periodo la loro dedizione è stata limitata dalle regole per il contenimento del virus. Un gruppo di loro ha garantito una chiamata quotidiana alle famiglie, altri hanno messo in piedi un laboratorio di favole personalizzate: i ragazzi sono stati felicissimi. Anche noi abbiamo mantenuto sempre il contatto, ma siamo i professionisti: i volontari invece hanno messo in campo l’empatia».

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