Scalare una montagna a occhi bendati. Suonare il pianoforte con i tappi alle orecchie.
Azioni all’apparenza impossibili da compiere, ma che Giona, sordocieca, fa abitualmente.
È una vita piena di colpi di scena, la sua, una vita che l’ha forgiata unendo insieme forza e fragilità, un’emozione intensa dopo l’altra.
Si parte già in salita: Giona è ipovedente dalla nascita, ma il suo residuo visivo la porta comunque a riuscire a orientarsi almeno fino a sei anni, fino a quando non perde anche quello. Durante il periodo della scuola primaria, mentre cerca di superare il trauma per aver dovuto rinunciare a quel residuo di luce che la faceva sentire più autonoma e legata al mondo, Giona perde anche l’udito, infine compare il diabete, collegato alla sua sindrome rara.
Giona e la famiglia, che non l’abbandona, capiscono di avere bisogno di ulteriori strumenti per permetterle di affrontare la vita: comunicare con il mondo esterno è fondamentale per tutti ma per lei, così piena di interessi e di iniziative, è vitale.
E nel 2008 giunge a Osimo, nel centro della Lega del Filo d’Oro. L’équipe interdisciplinare del Centro Diagnostico analizza e valuta la sua condizione e organizza un percorso riabilitativo su misura per lei. Le giornate di Giona s’illuminano di tante tecnologie a supporto di una migliore qualità di vita.
Ma il lavoro non è solo legato al poter comunicare e a renderla indipendente come lei vorrebbe: nel tempo in Giona, con il sostegno di tutti, cresce la fiducia per quello che può e vuole fare. Viene incoraggiata a proseguire gli studi, senza nascondere la fatica che questo comporterà. È una nuova sfida, per Giona, che la vede ancora una volta vincitrice.
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Da gennaio 2018 fa parte del Comitato delle Persone Sordocieche, un organo consultivo della Lega del Filo d’Oro, presieduto da Francesco Mercurio.
Il comitato è la rappresentazione concreta della visione di Sabina Santilli “Nulla su di noi, senza di noi”: un concetto che è alla base della “Lega”, per la quale tutto ha senso solo se la persona con disabilità è considerata parte attiva della società.
Per Giona il tema della partecipazione della persona sordocieca è fondamentale e s’impegna al massimo per promuoverla.
Giona è stata anche protagonista di un piccolo docu-film, “Il colore dell’erba”, che racconta l’adolescenza di due giovani non vedenti: e questo ancora una volta le ha permesso di capire che il mondo si cambia solo partecipando alla vita della società. E tu, ogni giorno, puoi aiutare Giona nel suo impegno!