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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
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Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
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Dove aiutiamo
Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre dieci sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
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60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
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Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
Giulia, nata nel buio e nel silenzio, è seguita dal Servizio Territoriale del Centro Nazionale di Osimo. Qui percorre i corridoi del Centro accompagnata da mamma Monica e papà Carlo
Le nostre storie

La storia di Giulia e Monica: un viaggio di amore e determinazione

Giulia è il regalo più bello che la vita potesse farci.

Giulia nasce il 25 novembre 2012, in una famiglia che, come tante, non è preparata ad affrontare le sfide che la vita le riserva. Nel Lazio, come in molte altre regioni, le informazioni e le risorse per chi nasce con pluridisabilità sono scarse. La famiglia si trova a navigare in un mare di incertezze, cercando risposte e soluzioni per garantire alla bambina una vita dignitosa e piena di amore.

La sua storia è quella di una madre, Monica, che deve superare molte difficoltà per garantire a Giulia le cure e le opportunità necessarie. Fin dai primi mesi, affronta sfide per aver accesso alle protesi acustiche e ai tutori per i piedi. Incontra ostacoli burocratici e mancanza di risposte immediate, ma non si arrende.

Monica, mamma di Giulia, bambina seguita dal Servizio Territoriale di Osimo
Monica, mamma di Giulia

Giulia è il regalo più bello che la vita potesse farci, e io ho imparato a diventare madre lottando ogni giorno perché le venga riconosciuto ciò che le spetta: il diritto di vivere pienamente, con dignità, come ogni altra bambina.

Monica lotta per i diritti di Giulia, per il suo futuro, per la sua dignità. Cerca soluzioni, chiede aiuto, fino a quando, grazie alla sua determinazione e al sostegno di persone competenti, riesce a ottenere ciò di cui Giulia ha bisogno.

La Legge n. 328/00, il progetto di vita individualizzato, è un passo importante per il riconoscimento dei diritti di Giulia. Un documento che le garantisce le cure, le terapie, gli strumenti necessari per una vita dignitosa.

Dona ora

Con il tuo aiuto, possiamo fare ancora molto per tante persone con sordocecità.

Grazie a te potranno andare oltre il buio e il silenzio.

Attraverso donazioni ricorrenti, riusciamo a garantire servizi, assistenza e aiuti a un numero sempre maggiore di persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale e alle loro famiglie.

Oggi, grazie anche al supporto della Lega del Filo d'Oro, Giulia può contare su un futuro più sereno e sicuro.

Monica e Carlo, il papà di Giulia, hanno scelto di trasferirsi ad Osimo per garantire che il progetto di Giulia sia il più adatto possibile. Sanno che ci saranno ancora sfide da affrontare, ma sono pronti a percorrere questa strada con amore e determinazione, sapendo di non essere soli. La loro storia è un esempio di come l'amore di un genitore possa superare ogni ostacolo e trasformare le difficoltà in opportunità di crescita e speranza.

A volte, anche un piccolo gesto può diventare parte di una grande trasformazione.
Sostenere storie come quella di Giulia significa contribuire a costruire un futuro più giusto per tutti.

Grazie a te potranno andare oltre il buio e il silenzio.