Nicola, più forte dei “no”
Nicola è nato prematuro e ha dovuto affrontare subito una grande sfida, ma ha dimostrato una forza straordinaria e il suo sorriso ha illuminato la vita di chi gli è accanto.
Nicola avrebbe dovuto nascere a ottobre 2018, ma ha sorpreso tutti arrivando con due mesi di anticipo, in un’estate segnata dalla paura del terremoto che aveva scosso il piccolo paese abruzzese di Mafalda, dove vive la sua famiglia.
Dopo venti giorni dalla nascita, una diagnosi difficile: durante il parto c’era stata una mancanza di ossigeno che aveva provocato danni cerebrali. I medici furono chiari: “Probabilmente non camminerà, non parlerà, non vedrà. Sarà quasi un vegetale”.
Ma Nicola ha scelto di non arrendersi. Ha grandi difficoltà motorie ed è ipovedente, ma ha recuperato molto più di quanto chiunque potesse immaginare. Si muove con la sua sedia a rotelle, riesce a dire semplici frasi, ha tanti amici e, con orgoglio, ha iniziato la scuola primaria.
La sua famiglia non si è mai fermata: ha bussato a molte porte, ha frequentato diverse strutture, ha affrontato viaggi e terapie.
Due anni fa, la svolta: l’incontro con la Lega del Filo d’Oro. Qui Nicola ha trovato non solo fisioterapia e supporto per il potenziale visivo, ma soprattutto un aiuto prezioso per l’aspetto cognitivo. Ha partecipato al primo intervento precoce, seguito da un’équipe interdisciplinare di educatrici, psicologi, medici e terapisti che hanno saputo vedere in lui ciò che spesso sfugge anche agli occhi dei genitori: il potenziale nascosto, la possibilità di andare oltre i limiti imposti dalla diagnosi.
Mamma Paola
Alla Lega del Filo d’Oro tutti credono nei bimbi e nelle loro potenzialità e non rinunciano a lavorare sui residui che ci sono, anche se piccoli.
Tornato a casa, Nicola ha continuato con determinazione gli esercizi appresi. I risultati non si sono fatti attendere: durante il secondo soggiorno alla Lega del Filo d’Oro, i miglioramenti sono stati evidenti. “La cosa più bella della Lega del Filo d’Oro è che gli operatori vedono il positivo che c’è in ogni bambino”, racconta mamma Paola. “Vedono cose che noi genitori non riusciamo a vedere. Noi invece ci scoraggiamo perché a volte si fanno dieci passi avanti e cento indietro. Alla Lega del Filo d’Oro non rinunciano a lavorare sui residui sensoriali che ci sono, anche se piccoli”.
Durante l’ultimo soggiorno, Nicola si è preparato ad affrontare la scuola e ad essere più autonomo: ha imparato a disporre in ordine di grandezza gli animaletti, riconoscere le principali figure geometriche, contare piccole quantità di oggetti, riconoscere alcune lettere dell’alfabeto. Sta esercitando la coordinazione oculo-manuale con giochi e attività motivanti, come la merenda o la musica. Ora riesce a usare entrambe le mani per suonare la pianola o stappare un pennarello. Grazie alla sua tenacia, al programma educativo-riabilitativo personalizzato e alla collaborazione tra famiglia e scuola, Nicola potrà partecipare sempre di più alle attività della classe, generalizzare le competenze acquisite e impararne di nuove.
La Lega del Filo d’Oro, per Nicola è la sua famiglia, è anche una seconda casa. Nicola oggi è un bambino felice, circondato dall’affetto della sua comunità, dove tutti lo conoscono e sono pronti ad aiutarlo. La sedia a rotelle non rappresenta più un ostacolo, ma ciò che gli permette di muoversi liberamente.
Nicola ora è in lista d’attesa per i trattamenti intensivi dedicati ai bambini con più di sei anni, un nuovo traguardo che lui e la sua famiglia attendono con gioia. Insieme all’équipe interdisciplinare della Lega del Filo d’Oro, hanno già fatto tanti passi avanti e tanti ne dovranno fare. Nicola e la sua famiglia sognano di acquisire tutti gli strumenti utili a raggiungere la maggiore autonomia possibile, dove i “sì” sono sempre più forti dei “no, non può”. E questo è un percorso che durerà per tutta la vita, perché alla Lega del Filo d’Oro c’è sempre qualcosa in più che può essere appreso.
Ogni sorriso di Nicola, ogni piccolo progresso, è una vittoria che riempie il cuore di tutt
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