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Matteo, piccolo utente del Centro Diagnostico, ride in braccio alla sua educatrice che batte le mani e gioca con lui. L'educatrice indossa camice monouso e mascherina chirurgica
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Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Legadelfilodoro Nuovo Centro Nazionale Interni
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Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre nove sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
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Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
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Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
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Francesco lavora il midollino nel laboratorio di riabilitazione per costruire dei cestini
Essere sordociechi
Con gli strumenti giusti puoi diventare protagonista della tua vita.
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Le nostre storie

Maria Pia ha scoperto la Lega grazie ad una puntata del Maurizio Costanzo Show

Ora che è il marito non c’è più, continua a donare in sua memoria!

Ho sentito parlare per la prima volta della Lega del Filo d’Oro in televisione, molti anni fa, durante il “Maurizio Costanzo Show”, dove quella sera era ospite un membro della vostra associazione. Raccontò semplicemente per far conoscere tutto quello che il centro faceva per i suoi ospiti e di come l’associazione, la scuola speciale ed il personale altamente qualificato insegnassero ai bambini disabili il linguaggio dei segni e ai non vedenti a leggere sui libri nel metodo Braille, in modo che potessero inserirsi e comunicare con gli altri, per rendere più semplice ed affrontare le difficoltà della vita, sia dei piccoli che degli adulti.

Mi ricordo che fecero alcuni esempi con dei bambini disabili è stato bello e commovente vedere con che sveltezza riuscivano a leggere le labbra di chi gli parlava. Pensai di capire le tante preoccupazioni e difficoltà che avevano le mamme di quei bimbi. Ma grazie alla Lega del Filo d’Oro le famiglie non si sarebbero sentite più sole ma aiutate e protette per far crescere meglio i loro figli. Dissero che erano lì per far conoscere il centro della Lega del Filo d’Oro in tutta Italia, che ancora per molti era sconosciuto. Loro già facevano tanto, ma se volevano fare di più serviva l’aiuto di tutta la nazione.

Quelle parole colpirono il mio cuore di giovane mamma di due bambini piccoli e fortunatamente sani: era anche un mio dovere aiutare quei bambini in difficoltà. Il mattino dopo, ancora colpita, raccontai tutto a mio marito e decidemmo di mandare una aiuto che, anche se piccolo, sarebbe pur sempre stato una goccia per far crescere ancora di più il mare della solidarietà. Difatti da quella volta nel nostro piccolo abbiamo mandato sempre qualcosa. Tante volte abbiamo chiesto a chi ci era vicino di fare offerte alla “Lega” anche per la perdita dei nostri cari. 

L’ultima purtroppo è stata per mio marito che se ne è andato improvvisamente: alcuni amici ci hanno chiesto se avevamo una preferenza per la loro offerta in sua memoria, così abbiamo indicato il vostro centro. Sono stata molto contenta anche quando l’anno scorso mio figlio si è sposato, e sua moglie ha scelto le bomboniere della Lega del Filo d’Oro.

Signora Maria Pia M

Abbiamo scoperto la “Lega” molti anni fa e abbiamo pensato alle difficoltà delle mamme di quei bimbi. Non abbiamo più smesso di sostenervi.

Durante l’adolescenza avevo conosciuto un ragazzino che d’estate veniva a Senigallia in vacanza dallo zio, era sordomuto e frequentava una scuola speciale così aveva imparato a leggere i movimenti delle labbra di noi ragazzi e ci rispondeva con quella voce che le prime volte nella nostra ingenuità ci pareva strana ma poi ci diventò normale, entrò nel nostro gruppo e ci insegnò anche il linguaggio dei segni. Anche se ci vedevamo solo d’estate crescemmo e la nostra amicizia fraterna durò per tanti anni.

Leggo sempre il vostro giornalino con molto interesse. Vi auguro che possiate raggiungere tutti i vostri obbiettivi.

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