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Sophie, bambina sordocieca con la sindrome di Charge, insieme alla sua educatrice.- L'educatrice è in ginocchio e sta aiutando Sophie a camminare
Chi aiutiamo
Sosteniamo le persone sordocieche e con disabilità sensoriale e le loro famiglie.
Foto degli edifici 3 e 4 del primo lotto del Centro Nazionale. La foto è scattada da uno dei giardini interni dell'edificio 1, con alberi e panchine
Dove aiutiamo
Il nostro Centro Nazionale è a Osimo, ma ci sono altre sedi in Italia.
Alberto, un utente della Lega del Filo d'Oro, e un'operatrice ridono di gusto insieme.
Come aiutiamo
Assistiamo, educhiamo, riabilitiamo chi non vede e non sente valorizzandone al massimo le potenzialità.
Andrea e Eleonora, due centralinisti della Lega del Filo d'Oro, sono fotografati mentre lavorano. Eleonora ha la cornetta del telefono appoggiata all'orecchio ed è seduta alla scrivania. Andrea sta lavorando al computer. Entrambi guardano verso la fotocamera.
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Edoardo in braccio alla sua educatrice giocano e sorridono
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Primo piano di Leonardo, bambino con sindrome di Charge, protagonista dello spot per la campagna della donazioni regolari
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Neri Marcorè interagisce con un utente al Centro Nazionale di Osimo
60° Anniversario
60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.
Una vista aerea del Centro Nazionale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, una nuova grande casa per le persone sordocieche
Progetti in cantiere
Abbiamo tanto da fare per dare un aiuto concreto a chi non vede e non sente.
Paola Rupili, utente adulta del Centro di Osimo, sorride insieme alla fisioterapista che la affianca in una sessione di idroterapia in piscina
Le nostre storie
Nessuno resta indietro, tutti hanno una storia di rinascita da raccontare.
27
settembre
2021

Un edificio con piscine e palestre per tutte le attività dedicate alla riabilitazione

L'Edificio 7, insieme al resto del cantiere, va verso il "fine lavori"

Poter garantire un adeguato percorso di riabilitazione a bambini e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali attraverso la realizzazione di un unico edificio in cui verranno accorpate tutte le strutture dedicate a queste attività, è l’obiettivo della costruzione dell’Edificio 7.

Al piano terra si troveranno gli ambienti dedicati alle attività di idroterapia. In particolare, saranno presenti due vasche: una piccola, destinata ai bambini, che prevede piani di appoggio a diverse altezze, per adeguare meglio l’ambiente alle esigenze dell’età infantile; una grande, di dimensioni più ampie, dotata di gradoni di appoggio a tre livelli e che offre agli utenti adulti la possibilità di svolgere esercizi di idroterapia con maggiore libertà di movimento e sicurezza. Nelle vasche sarà installato un sistema di sollevamento per le persone sordocieche con disabilità motoria severa, così da rendere possibile l’accesso e la fruizione delle stesse e il passaggio agli ambienti dedicati agli spogliatoi e ai servizi igienici.

Al primo piano, invece, sono previste quattro palestre: è qui che si svolgeranno le attività di fisioterapia, fondamentali per la riabilitazione dei bambini e ragazzi sordociechi. Le palestre saranno differenziate per tipologia di intervento e dotate di pannelli per la motricità e di tappeti per attività a terra dedicate anche a ginnastica dolce e benessere.

I lavori proseguono secondo i tempi previsti, nonostante lo stop di due mesi nel pieno del lockdown: si sta facendo ogni sforzo per recuperare parte di quel tempo, malgrado la difficoltà nel reperire materie prime. Il cantiere va verso il “fine lavori”, previsto nei prossimi mesi, che permetterà di intervenire più precocemente sui bambini, riuscendo ad ottenere le migliori risposte ai trattamenti educativi e riabilitativi e, contemporaneamente, di offrire alle persone adulte percorsi di riabilitazione mirati alla loro complessa condizione di pluridisabilità.