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20
maggio
2024

Lega del Filo d’Oro: si è conclusa la terza edizione della conferenza internazionale su Tecnologie Assistive e Disabilità

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L’evento, che si è svolto venerdì 17 maggio presso il Centro Nazionale dell’Ente, ha visto alcuni tra i principali esperti del settore e ricercatori italiani e internazionali raccontare come la tecnologia possa diventare un fondamentale strumento in grado di consentire alle persone con deficit sensoriali, motori e intellettivi di interagire con il mondo esterno e conquistare una maggiore autonomia.

Osimo, 20 maggio 2024 Presentare gli ultimi studi e le nuove frontiere sulle tecnologie assistive, ovvero l’insieme di tutte le innovazioni tecnologiche sperimentate con successo nella riabilitazione delle persone con disabilità, e raccontare come queste possano permettere a chi presenta deficit sensoriali, motori e intellettivi di interagire con il mondo esterno, favorendone l’indipendenza, l’autodeterminazione e una migliore qualità di vita. Sono questi i principali obiettivi dell’Assistive Technology and Disabilities Conference (ATAD), importante evento a livello internazionale evidence based sullo sviluppo e la valutazione di nuovi programmi basati sulle tecnologie assistive per le persone con disabilità intellettive e multiple.

L’evento, “Tecnologia a supporto di persone con disabilità intellettive e multiple, per la promozione di attività fisica, compiti complessi e funzione ricreativa e comunicativa”, giunto quest'anno alla sua terza edizione, si è svolto venerdì 17 maggio, con oltre 260 partecipanti, presso il Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro e in webinar, ed ha affrontato la tematica delle tecnologie assistive da più punti di vista: per favorire la funzione comunicativa e ricreativa della persona con disabilità, ma anche per promuovere l’attività fisica e i compiti complessi.

 

La conferenza, che ha visto gli interventi di alcuni dei principali esperti del settore, insieme a ricercatori italiani ed internazionali sulle tematiche delle tecnologie assistive, è stata organizzata e promossa dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS, pioniera nell’applicazione delle tecnologie assistive per gli interventi educativi e riabilitativi delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, sotto la direzione scientifica del Professor Giulio Lancioni, Direttore del Centro di Ricerca e membro del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico della Lega del Filo d’Oro.

 

Le persone con disabilità sensoriali e plurime alla vista e all’udito sono oltre 360mila[1], la cui stima complessiva deve essere però vista verso l’alto, tenendo in considerazione anche i minori al di sotto dei 15 anni, non inclusi nella rilevazione, e le persone che presentano, oltre alla minorazione sensoriale, anche una disabilità intellettiva. In Italia, una persona sordocieca su 4 (25,8%) vive da sola e il 61% ha oltre sessantacinque anni. Proprio rispetto al campione degli over sessantacinque, emerge come il 43,5% riscontri difficoltà gravi nelle attività domestiche, mentre il restante 16,1% dichiara di avere almeno una difficoltà grave sia nelle attività di cura personale che nelle attività domestiche. Inoltre, tra coloro che dichiarano di avere almeno una difficoltà moderata o grave nelle attività di cura personale, quasi 4 persone su 10 (37,5%) denunciano una mancanza di aiuto, cifra che sale a una persona su due tra coloro che dichiarano invece di avere almeno una difficoltà moderata o grave nell’attività domestica.

 

"Questo appuntamento è un’importante occasione per condividere conoscenze scientifiche circa alcuni aspetti fondamentali dell'intervento riabilitativo e dell'uso di tecnologie assistive nell'ambito di tale intervento – ha affermato Giulio Lancioni, Direttore del Centro di Ricerca e membro del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico Fondazione Lega del Filo d’Oro. - Tra gli altri aspetti che sono stati affrontati, meritano particolare attenzione l'occupazione indipendente in compiti funzionali e forme comunicative, la possibilità di promuovere l'attività fisica in maniera indipendente supportando la dimensione motivazionale della persona, e il superamento di problemi interattivi e di comportamento. Per ciascuno degli aspetti trattati, abbiamo analizzato il ruolo delle tecnologie assistive e il modo in cui esse possono facilitare il raggiungimento di traguardi altrimenti inaccessibili."

 

In questo scenario le tecnologie assistive, ovvero l’insieme di tutte quelle innovazioni tecnologiche inizialmente concepite per altri scopi (comprese le applicazioni degli smartphone o dei tablet o ancora la domotica o la robotica), rappresentano una risorsa fondamentale in grado di rimuovere ostacoli e produrre facilitazioni nel complesso rapporto delle persone con disabilità plurime con l’ambiente circostante. E nel caso delle condizioni di severe disabilità, esse possono divenire uno strumento indispensabile per favorire l’indipendenza, l’autodeterminazione e una migliore qualità di vita.

 

I TEMI DI ATAD CONFERENCE 2024

Tanti i temi affrontati durante la Conferenza ATAD, a partire da come possono essere utilizzati i supporti tecnologici con le persone con disabilità intellettive gravi e multiple (Mark O’Reilly - University of Texas); nuove pratiche a sostegno dell’attività fisica (Chiara Filippini e Gloria Alberti Fondazione Lega del Filo d’Oro); le tecnologie e i programmi per facilitare la performance di attività quotidiane complesse (Lorenzo Desideri, Università di Milano); la comunicazione funzionale e tecnologie assistive per il superamento di problemi comportamentali in persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo (Terry Falcomata, University of Texas); le tecnologie e i programmi per promuovere l’accesso indipendente ad attività ricreative, le interazioni comunicative e i compiti funzionali in persone con disabilità intellettive e multiple (Gloria Alberti e Giulio Lancioni, Fondazione Lega del Filo d’Oro); e ancora, le tecnologie e i programmi per promuovere l’attività ricreativa e le interazioni comunicative in persone con disabilità neuromotorie gravi (Fiora D’Amico, RSA Gruppo Villa Argento Residenze Sanitarie integrate Alberobello e Noicattaro, BA). Sono inoltre in programma due tavoli di discussione, moderati dal Professor Carlo Ricci, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico Fondazione Lega del Filo d’Oro, Università Pontificia Salesiana, con la partecipazione di Santo Di Nuovo (Università di Catania), Serafina Buono (Oasi di Troina), Francesco Pezzuoli (Università di Camerino), Raffaele di Fuccio (Università di Foggia), Angelo Rega (Università Federico II di Napoli).

 

RICERCA E UTILIZZO DEGLI AUSILI TECNOLOGICI ALLA LEGA DEL FILO D’ORO

Alla Lega del Filo d’Oro sono numerosi gli ausili tecnologici assistivi che vengono utilizzati per migliorare l’autonomia delle persone con sordocecità e potenziarne le abilità: dai video-ingranditori per testi e immagini ai sintetizzatori vocali per trasformare un testo scritto in suono fino ai sistemi automatici che, tramite appositi software, consentono alle persone sordocieche di navigare in internet e inviare e-mail e sms. La Fondazione inoltre sviluppa prototipi e soluzioni ad hoc nel campo degli ausili alla comunicazione, che – tenendo conto delle problematiche sensoriali, cognitive e motorie presenti - permettono di aumentare l’autonomia e le potenzialità delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. La Lega del Filo d’Oro, infatti, ha dato vita da oltre 45 anni, presso la sede di Osimo, a un Centro di Ricerca per l’area psicopedagogica e tecnologico-riabilitativa e opera da più di 20 anni con le tecnologie assistive, rispondendo alle richieste dei servizi riabilitativi.

 

“La ricerca assolve ad un compito fondamentale: raccogliere prove di evidenza sulla effettiva usabilità della tecnologia da parte di persone con severe compromissioni delle abilità cognitive, sensoriali e motorie e verificarne l’efficacia, in modo da poterle divulgare per accrescere la popolazione potenzialmente beneficiaria di tale tecnologia”, ha ricordato Carlo Ricci, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico Fondazione Lega del Filo d’Oro.

 

“Se per la maggior parte delle persone la tecnologia è in grado di semplificare molti aspetti della vita quotidiana, per le persone con disabilità gravi la tecnologia è in grado di rendere le cose possibili, favorendo l’integrazione e l’inclusione, promuovendo l'autonomia e aumentandone sensibilmente la qualità di vita. Il fine ultimo della Lega del Filo d’Oro è sempre quello di far sì che chi non vede e non sente abbia tutti gli strumenti per autodeterminarsi, ove possibile. – ha sottolineato Patrizia Ceccarani, Direttore Tecnico Scientifico Fondazione Lega del Filo d’Oro - A fronte degli straordinari avanzamenti tecnologici che vediamo ogni giorno, abbiamo sempre più bisogno di studi e ricerche sulle nuove tecnologie che ne mettano in evidenza le effettive potenzialità, non solo per applicarle alla riabilitazione e alla cura delle persone con disabilità, ma anche come supporto al lavoro del personale e all’interazione con i familiari dei nostri utenti”.

 

Il Centro di Ricerca della Lega del Filo d’Oro è nato per sviluppare, dare risposte e stimolare l’apprendimento degli utenti e la sua attività si è evoluta per incrementare nuove tecnologie da affiancare a quelle esistenti, che spesso non sono sufficientemente adeguate alla disabilità della persona, e renderla il più autonoma possibile. Tutti i progetti di ricerca hanno lo scopo di promuovere l’indipendenza delle persone e la loro interazione autonoma e soddisfacente con l’ambiente circostante. Nel corso del 2023 sono stati attivati 8 progetti che hanno visto il coinvolgimento di 48 utenti.

 

[1]Nuovo studio sulla popolazione di persone sordocieche, con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravità”, realizzato dall’ISTAT, in collaborazione della Fondazione Lega del Filo d’Oro E.T.S. – Ente Filantropico, 2023

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