L’equipe interdisciplinare lavora ogni giorno in maniera personalizzata su ogni utente per stimolare le capacità esistenti e farne sviluppare di nuove.
Quelli presi in carico sono tutti gli ambiti della vita quotidiana: sensoriale e neurocognitivo, delle abilità comunicative, motorie e delle autonomie domestiche. Ci si impegna a fornire esperienze di socializzazione e a far crescere le abilità sociali, ma ci si concentra anche sulla cura dell’igiene personale e l’autonomia. Laddove possibile si punta sulle attività occupazionali, lavorative ed espressive, sull’acquisizione dell’uso della tecnologia assistiva e si fanno terapie riabilitative come fisioterapia, logopedia, deglutologia, idroterapia, musicoterapia, orientamento e mobilità.
Il programma di educazione e riabilitazione sviluppato dagli specialisti del Centro Diagnostico viene portato avanti da uno staff formato da psicologi, pedagogisti, fisioterapisti, operatori educativo-riabilitativi ed altre figure professionali.
Nello stabilire un programma educativo-riabilitativo si mettono a punto strategie e si utilizza anche la tecnologia assistiva per educare o riabilitare. Quello che viene creato è un percorso unico, un abito tagliato perfettamente su misura che punta all’obbiettivo di far sì che la persona con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale possa raggiungere il 100% dei traguardi a sua disposizione: un percorso che dura per tutta la vita.
Un passo dopo l’altro, attraverso le attività educativo-riabilitative, si va a intervenire in modo integrato per sviluppare le massime competenze possibili.
Le aree educativo-riabilitative su cui si lavora sono differenti e sono sette:
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L’area senso percettiva: si punta allo sviluppo delle sensorialità residue e dei sensi vicari, l’obbiettivo è l’apprendimento di un sistema di comunicazione, abilità necessaria anche per avere un’autonomia personale e relazionale.
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L’area cognitiva: si punta a sollecitare le funzioni dell’attenzione, della memoria, dell’apprendimento dei concetti di base e di quelli scolastici laddove possibile.
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L’area dell’Orientamento e la Mobilità: si lavora allo sviluppo delle competenze necessarie ad orientarsi e a muoversi anche in un ambiente poco conosciuto o esterno il più possibile in autonomia.
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L’area adattivo sociale: ci si impegna nella gestione delle emozioni, nello sviluppo dell’auto-controllo sia nelle situazioni della vita quotidiana che nel rapporto con l’altro per acquisire le abilità sociali.
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L’area motoria: punta al potenziamento delle abilità grosso-motorie e dell’equilibrio fini-motorie di potenziamento e di coordinazione. Si lavora sullo sviluppo di una coscienza del proprio corpo, sul crescere, sull’esplorazione dell’ambiente.
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L’area della comunicazione: si lavora sulla distinzione tra sé e non sé per far sì che possa nascere e svilupparsi la relazione con l’altro e quella con l’ambiente che circonda l’utente. I codici comunicativi sono molteplici e si lavora affinché ogni persona possa trovare quello o quelli più adatti a sé e alle proprie esigenze.
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Ancora più fondamentale è il raggiungimento di un’autonomia personale e il mantenimento delle competenze ottenute e dell’indipendenza, come il prendersi cura di sé e il saper affrontare le differenti situazioni della vita quotidiana. L’autodeterminazione è l’obbiettivo di ogni progetto che vede protagoniste, alla Lega del Filo d’Oro, le persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale.
I prototipi e le soluzioni ad hoc sviluppate nel campo degli ausili della comunicazione, insieme all’educazione o alla riabilitazione, permettono di aumentare l’autonomia e le potenzialità delle persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale. I professionisti della Lega del Filo d'Oro li utilizzano e li adattano in base alle problematiche presentate dall'utente e alla severità della disabilità.
Tra gli ausili che vengono utilizzati quotidianamente per le persone con sordocecità è possibile citare i video ingranditori, i sintetizzatori vocali, i lettori automatici, i sistemi di riconoscimento del testo, display o riga braille, sistemi automatici per la navigazione online. Per le persone con pluridisabilità psicosensoriale parliamo invece di tablet, switch, smartphone e comunicatori.
La tecnologia favorisce l'integrazione e l'inclusione, riduce le disuguaglianze, promuove l'autodeterminazione e l'autonomia.