Questo video racconta qualcosa di “straordinario”… ma non sarebbe più bello se fosse “ordinario”? Edoardo, Sophie, Biagio Luigi, Giulia P., Agostino, Sveva, Leo, Giulia G. e Aida hanno appena ricominciato l’anno scolastico, contenti di ritrovare i loro compagni di classe e le insegnanti. La Lega del Filo d’Oro c’è anche in questo momento, pronta a dare supporto ogni qual volta le venga richiesto.
Per molti bambini, il ritorno tra i banchi di scuola è un momento di emozione, di ritrovo con i compagni e di scoperta. Per i bambini con sordocecità e disabilità multiple, come Edoardo, Sophie, Biagio Luigi, Giulia P., Agostino, Sveva, Leo, Giulia G. e Aida questo momento può rappresentare una sfida in più, ma anche un’imperdibile opportunità di crescita, relazione e partecipazione.
Grazie al lavoro congiunto tra famiglie, insegnanti e operatori della Lega del Filo d’Oro, l’inizio dell’anno scolastico può trasformarsi in un’esperienza davvero inclusiva, dove ogni bambino trova il proprio spazio, i propri tempi e la propria voce.
Un’accoglienza che fa la differenza
In alcune classi, l’accoglienza non è solo una formalità, ma un vero e proprio rito che aiuta i bambini a orientarsi, a sentirsi parte del gruppo e a iniziare la giornata con serenità. Una canzoncina, un gesto condiviso, un sorriso: piccoli dettagli che diventano fondamentali per chi vive il mondo utilizzando i sensi in maniera diversa.
La scuola come luogo di inclusione
Le esperienze raccolte in questi giorni raccontano di ambienti scolastici che scelgono di valorizzare le unicità di ogni alunno, promuovendo il rispetto delle differenze e la collaborazione. In queste classi, si impara insieme divertendosi, si cresce accogliendo l’altro e si costruiscono relazioni autentiche.
La Lega del Filo d’Oro affianca le scuole in questo percorso, offrendo supporto costante che permette agli insegnanti di affrontare con competenza e sensibilità le esigenze specifiche dei bambini con sordocecità e disabilità psicosensoriali.
Ogni giorno, in queste scuole, si va “oltre il buio e il silenzio”. Si scopre che ogni differenza è una ricchezza, che attendere i tempi dell’altro non solo è un dovere ma è soprattutto un’occasione per diventare persone migliori, compagni di banco che fanno la differenza. Come ha detto Caterina (mamma di Edoardo): “Stiamo mettendo mattoni grandi così sulle loro fondamenta di adulti del domani.”
📸 Guarda anche il primo giorno di scuola di Edoardo, Sophie, Biagio Luigi, Giulia P., Agostino, Sveva, Leo, Giulia G. e Aida. Eccole qui sotto.