
Una favola da toccare per Francesco, nato prematuro
La felicità di Francesco è fatta di piccole cose, di "No" che diventano "Sì" con impegno e determinazione.
Guarda il videoFrancesco, nato a sole 24 settimane ha dovuto affrontare da subito tante difficoltà, tanti "No": non sente (è portatore di impianto cocleare), vede poco e solo da un occhio, non parla e cammina a fatica.
Ma non è solo, perché oltre alla vicinanza affettuosa della famiglia, nella sua vita è entrata la Lega del Filo d'Oro.
In un modo rocambolesco: un ricordo, quasi un flashback ha attraversato all'improvviso la mente di sua mamma Meggie, che da ragazza aveva svolto un'uscita didattica a Osimo, proprio per visitare l'Associazione. Che quella realtà indicata come esempio da studiare fosse l'aiuto che serviva a Francesco?
Detto fatto: dopo una telefonata e qualche settimana di attesa, a quattro anni appena compiuti Francesco varca l'ingresso del Centro di Osimo per la prima valutazione.

“Mamma di Francesco
“Vederlo crescere è una gioia e anche se le difficoltà ci sono, lo vedo sereno. La sua felicità viene prima di tutto.”
"Non avevo mai visto mio figlio cosi attivo. Mi avevano detto che non sapeva fare niente, eppure alla "Lega" l'ho visto per la prima volta giocare, rispondere agli stimoli, interagire... nessun miracolo, semplicemente gli hanno dedicato tempo e attenzioni, dando il massimo per scoprire le sue potenzialità." dice Maggie e continua "Ha fatto tanti progressi, ancora di più le altre volte in cui siamo tornati negli anni successivi".
Francesco comincia a mangiare cibi solidi, a tenere il cucchiaio e il bicchiere, oltre a migliorare i movimenti: oggi infatti dà del filo da torcere a tutti quando scorrazza con il carrellino che lo aiuta a stare in piedi, specie quando vuole uscire a giocare. E ha vinto l'isolamento comunicando con il linguaggio oggettuale.

Un'escalation talmente positiva da convincere i genitori a chiedere per lui la possibilità di entrare a tempo pieno alla Lega del Filo d'Oro, occasione che si concretizza nel 2016.
Oggi Francesco è cresciuto, diventando un ragazzino allegro dagli occhi birichini, che "ha già capito tutto", come dice il papà, cioè sa ottenere quello che vuole con una buona dose di baci. Insomma è furbetto, come tutti i bambini della sua età.
"Vederlo crescere è una gioia", conclude la mamma, "e anche se le difficoltà ci sono, lo vedo sereno, e questo è quello che conta. La sua felicità viene prima di tutto".
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